Domenica 11 ottobre 2020 Campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione Civile, in edizione social.
L’associazione di Volontariato Protezione Civile O.D.V. Zarlot Cinofilia da Soccorso Ravenna aspetta i cittadini sulla paginawww.zarlot.itper parlare di prevenzione ed autoprotezione.
Domenica 11 ottobre torna Io Non Rischio, la campagna nazionale promossa dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile, il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sui rischi Terremoto/Maremoto.
La campagna Io Non Rischio, giunta alla sua decima edizione, si svolgerà con una importante novità, a causa dell’emergenza Covid-19 e delle necessarie precauzioni sanitarie, le Piazze Io Non Rischio quest’anno diventano Piazze Digitali.
I volontari di protezione civile incontreranno i cittadini in luoghi ricreati sul mondo del web, attraverso pagine Facebook Io non Rischio Ravenna, sui canali Instagram iononrischioravenna, con materiali informativi e comunicativi riproponendo le stesse modalità che hanno portato in questi anni a confrontarsi nelle piazze dei nostri paesi e delle nostre città e conoscere in modo più approfondito i rischi ed i comportamenti più corretti di autoprotezione da mettere in pratica.
Questa bellissima esperienza di dialogo non si interrompe.
Pertanto, DOMENICA 11 OTTOBRE, i volontari di Protezione Civile di L’associazione di Volontariato Protezione Civile O.D.V. Zarlot Cinofilia da Soccorso Ravenna dalle ore 09,00 alle ore 18,30 invitano i cittadini a partecipare agli appuntamenti nella piazza digitale www.zarlot.it con un programma ricco di iniziative e informazioni.
“Io Non Rischio” – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze e ReLUIS-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica.
Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto o un’alluvione.
Mostra le piazze digitali divise per Regione. Consultala cliccando sull'immagine sottostante.
Osservando il Cane Lupo Cecoslovacco è impossibile non pensare. a un’origine antica e primitiva che richiama alla mente la figura di “cane originale”, sceso dai monti nei tempi antichi per stare con l’uomo. In realtà questa razza è ben lungi dall’essere antica e primitiva, basti pensare che l’origine effettiva risale attorno alla metà del XX secolo.
Correva l’anno 1955 e, nella allora Cecoslovacchia, i confini erano ben protetti da guardie addestrate accompagnate da Pastori Tedeschi, ai tempi formidabili cani da lavoro, estremamente solidi nel carattere e nella tempra. Tuttavia questa razza mal sopportava i climi rigidi dei Carpazi, si pensò così di migliorarne la resistenza cercando di ibridarla con dei veri Lupi dei Carpazi.
Iniziarono così i primi tentativi che risultarono fallimentari. I cani generati dall’accoppiamento erano selvatici, per niente propensi all’addestramento e attaccati in maniera quasi morbosa a un’unica figura. Inserendo Pastori Tedeschi selezionati, per addestrabilità e capacità cooperative, riuscirono infine a ottenere un primo abbozzo della attuale razza. Successivamente vennero effettuati degli incroci tra Pastori Tedeschi e il “prototipo” di Cane Lupo Cecoslovacco, in modo di affinare ulteriormente la razza.
Dalla quarta linea di sangue in poi venne usato soltanto sangue di Cane Lupo Cecoslovacco, era l’anno 1982 e il Cane Lupo Cecoslovacco ottenne il riconoscimento dalla confederazione degli allevatori Cecoslovacchi. Successivi affinamenti hanno portato al riconoscimento a livello mondiale della razza nel 1999.
Foto da Rivistanatura.com
L'aspetto:
È un cane solido e ben strutturato in un rettangolo, di taglia medio-grande. Ricorda il lupo in tutto e per tutto. La linea dorsale è armoniosa e il torace è muscoloso, non ampio. La testa è simmetrica, anch’essa dotata di buona muscolatura e dalla tipica forma “a cuneo”. Gli occhi sono a mandorla, piccoli e di color ambra. Le orecchie sono dritte, corte e di forma triangolare. La coda è attaccata alta e portata bassa, in momenti di eccitazione viene sollevata a falcetto.
Il pelo:
Il pelo è dritto e molto aderente, in inverno si presenta un folto sottopelo. Il colore del mantello va dal grigio-giallo al grigio argento, presentando la tipica maschera chiara.
La taglia:
La taglia si attesta attorno ai 65 cm per i maschi e i 60 cm per le femmine.
Il carattere e le attitudini del Cane Lupo Cecoslovacco:
Prima di descrivere il carattere del Cane Lupo Cecoslovacco è necessario fare una premessa: questa razza sta avendo grande successo e si sta diffondendo praticamente ovunque, ma questa diffusione è legata soprattutto al suo aspetto da lupo, piuttosto che al suo carattere.
Il Cane Lupo Cecoslovacco non solo non è un cane per tutti, è addirittura un cane per pochi. Innanzitutto non va dimenticata la sua discendenza diretta con il lupo, che si manifesta in una caratteristica particolare: la reazione istintiva di attacco/fuga.
Davanti a una situazione di pericolo, come il lupo (che di sopravvivenza ne sa qualcosa) non sceglierà mai l’attacco come prima opzione. In generale ci troviamo di fronte a una razza diffidente e molto attenta all’ambiente circostante, sospettosa con gli estranei e al tempo stesso legatissima ai proprietari.
Vista la discendenza, la gerarchizzazione è estremamente importante per un Cane Lupo Cecoslovacco che non va intesa come sottomissione, bensì come riconoscimento di un leader.
A tutto questo si aggiunga che i tempi di passaggio dal pensiero all’azione, per questo cane, sono praticamente nulli: “detto-fatto”. Altra caratteristica è la voglia e la necessità del cane di “fare”, di sentirsi impegnato e di realizzarsi attraverso le sue capacità, con o senza il proprietario.
Da quanto detto sopra è facile intuire come, questa razza, abbia bisogno di avere al proprio fianco un proprietario esperto, profondo conoscitore della comunicazione canina, che sappia aiutare la socializzazione del cucciolo nonché fornire un’adeguata guida per il cane.
Se mancano queste competenze, il vostro nuovo Cane Lupo Cecoslovacco agirà facendo esattamente ciò che la mente gli suggerisce in quel momento, e voi non potrete farci nulla.
«Quella cosa laggiù è interessantissima» – il cane vi scapperà prima che possiate rendervene conto
«Il pallone di quel bambino mi piace» -sarà disintegrato e un bambino piangerà disperatamente
«Quel tizio è sospetto»
– ipotesi A (fuori casa): fuga
– ipotesi B (dentro casa): tizio assalito
«Quel tizio mi piace» – leccate sulla faccia con annesse zampe sporche di fango
Non si pensi, però, che questa sia una razza mossa dagli istinti e assolutamente non in grado di controllarsi.
Il cane Lupo Cecoslovacco è un grandissimo comunicatore, in grado di fare sfoggio del linguaggio e delle migliori competenze sociali canine. Compito del proprietario è comprendere queste qualità e usarle per creare una solida comunicazione.
Se questo avviene, si vedrà emergere un cane unico, solido, divertente e in grado di creare un legame davvero forte. Un cane che, solo a vederlo, ci riporta a tempi antichi dove l’animale chiamato uomo e l’animale chiamato cane, sapevano intendersi veramente.
Negli U.S.A. e in Canada, i cani da pastore bianchi sono diventati a poco a poco una razza distinta. I primi cani di questa razza furono importati in Svizzera all’inizio degli anni 70. Il maschio americano “Lobo”, nato il 05.03.1966, può essere considerato come il capostipite di questa razza in Svizzera. I discendenti di questo maschio, iscritti nel Libro Origini svizzero (LOS), come pure i discendenti di altri pastori bianchi importati dagli U.S.A. e dal Canada, diedero progressivamente origine ad altre discendenze e si diffusero in tutta Europa; dove oggi un gran numero di Pastori Bianchi viene allevato in purezza da diverse generazioni. Dal giugno 1991, questi cani sono iscritti, come nuova razza, all’appendice del Libro delle Origini Svizzero. (LOS)
Aspetto Generale
Cane da pastore bianco, robusto, ben muscolato, di media taglia, dagli orecchi eretti e dal mantello doppio di lunghezza media o lunga. Proporzioni generali del tronco allungate; ossatura di media sostanza, profilo elegante ed armonioso.
CODICE FCI
347
GRUPPO
1 - CANI DA PASTORE E BOVARI (ESCLUSI BOVARI SVIZZERI)
SEZIONE
1A - CANI DA PASTORE
Riproduzione Selezionata
QUALIFICA MORFOLOGICA MINIMA MASCHIO
Eccellente in speciale o raduno
QUALIFICA MORFOLOGICA MINIMA FEMMINA
Eccellente in speciale o raduno
PROVA ADDESTRAMENTO
TMC
PATOLOGIA 1
HD: A,B,C.
PATOLOGIA 2
ED: 0,BL,1.
PATOLOGIA 3
Monitoraggio dell'alterazione genetica "MDR1" con ammissione dei soggetti classificati +/+esenti +/- carrier sani
Addestramento di base. I comandi seduto, fermo, resta.
Il cane seduto, al fermo e al resta. Approfondiamo l'articolo pubblicato in data 25 dicembre.
Il cane seduto
Il comando "Seduto" è senza dubbio quello più comune nell'immaginario collettivo in materia di cani e formazione. È il primo comando che viene insegnato al cane, è il più semplice e quello che con tutta probabilità viene più usato durante la vita di un cane. Ogni volta si voglia ribadire la propria autorità si può utilizzare questo comando. La sua utilità pratica è quella di ordinare al cane di assumere una postura tranquilla e docile, di poter quindi armeggiare intorno a lui per fare qualsiasi cosa.
È un comando che i cuccioli imparano molto in fretta e lo ricordano con una certa costanza durante l'arco di tutta una vita. È un comportamento che molte volte si ottiene spontaneamente, ci sono però volte in cui abbiamo necessità di ordinarglielo, vediamo quindi come fare.
Potete provare a fare sedere il vostro cucciolo usando questa metodologia alquanto semplice. Tenete un oggetto interessante tra le dita, interessante per il cane, s'intende, spostate nello spazio questo oggetto fino a farlo arrivare sopra la testa del cucciolo. Seguendo l'oggetto con gli occhi il cucciolo si siederà automaticamente.
A questo punto non vi resta che forgiare l'associazione di tale comportamento al comando che preferite, nel nostro caso: "Seduto". Non c'è forse bisogno di ricordare, a questo punto, che tale azione deve essere seguita dalla lode ed eventualmente, dalla ricompensa.
Il passo successivo potrebbe essere quello di ordinare "Seduto" in un momento in cui il cane è vivace, e non ha la minima intenzione di sedersi, dunque usare il comando e attendere che si sieda. Nel caso non risponda fare una lieve pressione (lieve) sul suo posteriore come a invitarlo, come ad aiutarlo a capire che deve sedersi, attendere che si sieda e lodarlo. Nel caso il cane mostri ancora resistenze occorre avere molta pazienza, con tutta la cautela insistete ancora una volta.
Il cane seduto. Fase due
Arrivati a questo punto potete iniziare a pensare di intensificare la difficoltà degli esercizi, per formalizzare ulteriormente il comando "Seduto". Vediamo nel dettaglio come procedere:
Usate il comando "Seduto" e premete lievemente sul posteriore del cucciolo come a invitarlo a sedersi. Non deve essere una spinta, piuttosto un suggerimento. Nel fare ciò mantenete il guinzaglio teso e verticale. Posizionatevi di fianco al cane, in modo che guardiate entrambi nella stessa direzione. Eseguite lo stesso comando a distanza. Ripetete l'esercizio cambiando sempre la vostra posizione rispetto a lui.
L'esercizio standard prevede che il cucciolo risponda al comando sedendosi, che incolli i suoi occhi ai vostri e che resti seduto per almeno dieci secondi. Fintanto che il cane resta seduto ed esegue il comando ripetetelo in modo tale da rafforzare l'associazione tra il comando stesso e ciò che sta facendo. Ricordate di mantenere sempre il contatto visivo con il cucciolo, dovete governarlo con gli occhi e lui deve essere assorto in questi. Quando avete finito l'esercizio liberate il cane con il suo congedo "Libero" ( che indica la buona riuscita dell'esercizio e la vostra soddisfazione ) e lodate il cane con tono dolce e contento usando il rinforzo "Bravo".
È un'ottima idea quella di eseguire questo comando molte volte nell'arco di una giornata e prima di concedergli qualsiasi cosa. Ad esempio prima di dargli il cibo potete chiedere al vostro cucciolo di sedersi e di eseguire correttamente l'esercizio standard, quindi lodatelo e dategli la sua ricompensa, nella fattispecie, il pasto. In una famiglia composta da più persone è bene che questi comandi base glieli diano anche gli altri membri, in modo che l'obbedienza possa essere estesa a tutti i membri umani della famiglia. Evitate di dargli lo stesso cibo che mangiate voi evitando anche di condividere il vostro pasto.
Il cane seduto e al resta
Proseguendo con le esercitazioni di base del cucciolo passiamo oltre al semplice comando "Seduto" e aumentiamo il grado di difficoltà. Quando abbiamo ottenuto una certa confidenza con comando "Seduto" possiamo insegnare al cucciolo il comando "Resta". Con questo comando chiediamo al cane di mantenere il comando che gli abbiamo impartito, nella fattispecie "Seduto". Questo comando rafforza decisamente l'autorità del padrone verso il cane. Vediamo intanto come cominciare:
Ordinate il comando "Seduto" e ottenete il cucciolo seduto davanti a voi con il guinzaglio verticale teso sul collo. Ordinategli "Resta" ( associando questo comando a un segno corporeo nuovo, specifico per l'occasione ). Tenete gli occhi incollati ai suoi e indietreggiate di tre passi. Se il cucciolo si alza e vi segue utilizzate il comando "No!" e ricominciate daccapo. Ripetete l'esercizio mantenendo sempre il contatto visivo. Ripetete l'esercizio fintanto che rimane immobile quando fate i trepassiindietro, in quel caso, lodatelo e ricompensatelo. Aumentate gradualmente il numero dei passi, indietreggiate sempre di più. Quando avrete confidenza con questo esercizio e riuscite ad allontanarvi abbastanza, provate a fare lo stesso interrompendo il contatto visivo. Se il cane si sposta o inizia a camminare, ricominciate daccapo.
Lo scopo finale è quello di insegnare al cane a mantenere la posizione che gli abbiamo ordinato, non importa che noi siamo attenti o meno, loro devono attendere che siamo noi a comunicargli la fine dell'esercizio. Alla fine infatti siamo noi a dovergli dire "Libero", "Bravo", dargli un'affettuosa pacca sul fianco e congedarlo dall'esercizio.
Con estrema cautela e gradualità si può provare a far tenere al cucciolo la posizione per periodi di tempo sempre più lunghi. In questo esercizio non bisogna chiamare il cane per nome. Sentire il suo nome potrebbe indurlo a credere che lo stiate chiamando a voi. È un comando che richiede tantissima pazienza, è difficile da comprendere per il cane. Quando vede il padrone muoversi per lui è naturale seguirlo, specie se la sua attenzione è stata appena richiamata.
Tempo e pazienza sono indispensabili come in qualunque altra pratica insieme ai cani.
Il cane al fermo
Ordinare a un cane di alzarsi in piedi è una cosa estremamente facile, a meno che non sia sfinito dopo una giornata di estenuante lavoro, ad ogni modo, quando un cane sente il proprio padrone chiedergli di alzarsi, difficilmente non eseguirà l'ordine. Stare in piedi sulle quattro zampe è molto più naturale per un cane rispetto a stare seduti. Mentre passeggiate con il vostro cane correttamente al passo o al giardinetto ordinategli "Fermo" e ponetegli la mano davanti al muso dandogli un indizio visivo.
Aiutatelo a capire la natura della vostra richiesta. A questo punto il cane potrebbe pensare che la cosa giusta da fare sia quella di sedersi, fraintendendo il comando. In questo caso tenete il guinzaglio teso e verticale sul suo collo, come nella posizione di base di molti esercizi, con l'altra mano tenetegli sollevato il bacino,in modo da impedire inequivocabilmente la sua seduta.
Mentre gli impedite di sedersi ripetete il comando: "Fermo", e cercate di aiutarlo nello sviluppare la corretta associazione. Non gli state chiedendo di sedersi, gli state chiedendo di rimanere fermo, in piedi davanti a voi.
Le prime volte che fate questo esercizio cercate di fargli mantenere la posizione per almeno dieci secondi. Quando avete hai terminato usate "Bravo", incoraggiandolo con qualche affettuosa pacca sul fianco.
Una volta fatta chiarezza sulla richiesta scegliete un comando adatto e inequivocabile, potete usare "Alt" o quello che preferite.
Il cane al resta
Avere il controllo del cane è una cosa eccezionale, capace di rendere una relazione equilibrata ma soprattutto di permettere al padrone di poter godere appieno della sua compagnia, lasciandoli liberi da pensieri scomodi e antipatici, relativi a quello che il cane può combinare se vede un bambino, ad esempio, o se incontra un altro cane mentre siamo distratti.
Ordinate al cane sia di fermarsi che di aspettare richiede molta concentrazione da parte sua e soprattutto che la sua attenzione sia tutta sul suo padrone. L'affinità deve quindi essere molto forte. Per avere una forte affinità occorre molto lavoro e che questo lavoro sia fatto bene.
Il comando "Fermo" nonè"Resta" che è invece la sua fase avanzata. "Fermo" può essere utile in quelle situazioni in cui dobbiamo chiedere al cane, in un certo senso, di pensare un secondo prima di agire, per esempio possiamo chiedergli di fermarsi prima che oltrepassi una porta aperta o prima di attraversare la strada. Lo scopo è quello di avere un altro strumento di controllo sul nostro animale domestico,in modo da potergli evitare eventuali pericoli.
Questo esercizio serve per tutte quelle situazioni in cui il cucciolo deve aspettarvi quando avete l'improvvisa necessità di allontanarvi per qualche istante. Ad esempio per una sosta durante un viaggio in macchina potete ordinare al vostro cane di stare fermo. L'aspetto chiave per la riuscita di questo esercizio è la certezza del ritorno.
Posizionate il cane davanti a una porta e legatelo con un filo lungo qualche metro. Chiedetegli di eseguire il comando "Seduto" e di mantenerlo. Mantenete sempre il contatto visivo. Ripetetegli "Resta!". Aprite la porta e ordinategli di stare al "Resta", ponetegli la mano davanti al muso come farebbe un vigile urbano per fermare il traffico. Se prova a passare attraverso la porta, ditegli "No!" e ordinategli nuovamente "Seduto e poi Resta".
Ripetete lo stesso esercizio finché non otterrete il risultato corretto. Quando il cane impara a mantenere la posizione come gli avete chiesto senza oltrepassare la porta siete pronto per dirgli di venire da voi. Nel caso non venga potete aiutarvi con il filo o con il guinzaglio.
Ripetete lo stesso esercizio completo più volte.
Con la ripetitività di questo esercizio il cane dovrebbe guadagnare quella sicurezza per cui il comando "Resta" sia soltanto un intervallo nel gioco durante il quale il padrone sparisce e riappare.
Le prime volte che si fa questo tipo di pratica molti cani si fanno prendere dall'ansia dato che non sono abituati a gestire la sparizione del proprio padrone. Soltanto ripetendo tante volte l'esercizio si può pensare che il cane impari a gestire questo comando senza farsi prendere dal panico. L'estensione più appropriata per questo esercizio è per l'appunto trasferire la stessa pratica dalla porta all'auto. Dopo aver consolidato l'associazione nello scenario descritto poco sopra, si può provare in contesti più naturali e più difficili. Iniziate dalla macchina, lasciando prima la porta aperta, poi chiudendola, mantenendo sempre il contatto visivo e infine provate anche interrompendo quest'ultimo.
È importante ricordarsi chela difficoltà degli esercizi va aumentata sempre molto gradualmente e che non bisogna mai passare ad un livello successivo di allenamento fino a che non viene ottenuta la continuità di rendimento in quello precedente.
L'Associazione di Volontariato Protezione Civile Zarlot in centro città. Fino al 1° gennaio 2018
Il Volontariato. Ravenna 18 Dicembre 2017. Leggiamo su Ravennanotizie.it e volentieri riportiamo.
Natale a Ravenna: arrivano la Piazza del Volontariato, Babbo Natale Chef e la Tombola Umana
Tanti appuntamenti per grandi e piccoli per immergersi nell'atmosfera natalizia: sabato 23 dicembre c'è anche l'appuntamento con i pony del Circolo Ippico Ravennate
Tante iniziative continuano ad animare il centro storico di Ravenna in questo periodo prenatalizio e, accanto ad alcuni eventi che si ripetono per la gioia soprattutto dei più piccoli, arrivano anche alcune inaugurazioni e appuntamenti attesi, come l'apertura dello stand del volontariato in piazza Garibaldi e la Tombola Umana, prevista per venerdì 22 dicembre alle 16.
Zarlot inaugurazione
LO STAND DEL VOLONTARIATO
All’interno delle iniziative natalizie previste in Piazza del Popolo organizzate dal Comune di Ravenna e dall’Agenzia TuttiFrutti, lunedì 18 inaugura lo stand del volontariato in Piazza Garibaldi. La Piazza del Popolo è infatti collegata idealmente alla vicina Piazza Garibaldi che diventa per le Feste la Piazza della Solidarietà con la presenza delle associazioni del volontariato coordinate dall’Associazione Per gli altri – Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna in collaborazione con la Consulta del Volontariato di Ravenna.
Fino al 1° gennaio i volontari delle varie associazioni si alternano sotto il tendone della solidarietà per incontrare i ravennati e ricordare che il Natale non è solo una festa consumistica, ma un momento in cui poter esprimere con gesti semplici e sentiti anche la propria vicinanza a chi ha più bisogno.
Le associazioni che si alterneranno nei vari giorni spaziano in diversi ambiti (il programma potrà subire variazioni): - Per gli altri e Consulta Ravenna inaugureranno il gazebo nella giornata del 18 dicembre - Villaggio del Fanciullo dal 19 al 21 e il 26 dicembre; - Volontari Aclisti mercoledì 20, mercoledì 27 e venerdì 29 dicembre; - Soli a 4 zampe 22, 23, 27 e sabato 30 dicembre; - Caritas sarà presente il pomeriggio del 22.12.2017 - Stella Stellina dal 26 al 30 dicembre; - Zarlot dal 28 dicembre al 1° gennaio; - Legambiente nei giorni 31 dicembre e 1° gennaio; - Il terzo Mondo il 19, 21 e dal 24 al 26 dicembre per poi tornare giovedì 28 e domenica 31 dicembre; - Ravenna Belarus ci sarà il giorno 21 dicembre.
Marilena Rizzo e Giuseppe Montanaro
Nelle giornate del 21, 23, 28 e 30 dicembre lo stand sarà animato anche da trucca bimbi; mentre nella giornata del 24 dicembre ci saranno gli artisti di strada. I volontari delle associazioni accoglieranno i visitatori con the caldo e biscotti. A supporto con propri materiali, tutti i giorni, Associazione Per gli altri – Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna e Consulta del Volontariato di Ravenna.
Il mondo del volontariato ravennate coinvolto ringrazia l’Amministrazione Comunale e l’Agenzia di Comunicazione Tuttifrutti per aver dato questa importante opportunità al volontariato ravennate. Per informazioni: Associazione Per gli altri – Csv di Ravenna Tel. 0544401135 – Cell. 3485876794 / 3463560451.
BABBO NATALE CHEF, LABORATORI CREATIVI E VIDEO PROIEZIONI ARTISTICHE
Inoltre, domani, martedì 19 dicembre, dalle 16 alle 19, in piazza Del Popolo, torna Babbo Natale Chef, lo spazio dedicato ai bambini cha avranno la possibilità di incontrarlo, scattare una foto con lui e degustare i classici dolci delle feste natalizie; dalle 17 alle 19 sarà poi possibile partecipare ai Laboratori creativi di Dimensione Mosaico per creare decorazioni e tanto altro. Ai laboratori, curati da Dimensione Mosaico, si potrà partecipare anche mercoledì 20 dicembre, dalle 17 alle 19, sempre in piazza Del Popolo. Giovedì 21 dicembre saranno inaugurate le Video proiezioni su palazzo Merlato; i Laboratori creativi di Dimensione Mosaico sono ancora previsti dalle 17 alle 19.
GRANDE TOMBOLA UMANA, DANZA E BABBO NATALE CHE RICEVE LE LETTERINE
Venerdì 22 dicembre, in piazza Del Popolo, a partire dalle 16 si terrà la Grande tombola umana con l’esibizione delle ginnaste artistiche di Edera Ravenna. Sabato 23dicembre, in piazza Del Popolo, appuntamento dalle 16 alle 19 con la Danza in piazza a cura di Edera Ravenna con possibilità di prova per tutti i bambini; dalle 15 i bambini potranno consegnare a Babbo Natale le letterine dei desideri e fare una foto con lui mentre i Laboratori creativi si svolgeranno dalle 17 alle 19.
BATTESIMO DELLA SELLA CON I PONY DEL CIRCOLO IPPICO RAVENNATE.
In piazza Anita Garibaldi, sempre sabato 23 dicembre, dalle 10.30 alle 16, saranno presenti I pony del circolo ippico ravennate per un battesimo della sella dedicato ai più piccoli. Verrà inoltre offerto un buono per una prima lezione di prova gratuita, un’ ottima opportunità per conoscere lo straordinario mondo dell’equitazione.
BALLI COUNTRY, ESIBIZIONI COL FUOCO E FOTO SPIRITOSE CON PHOTOBUS
Dalle 17 alle 19 per La danza in piazza sono previsti balli country e animazione con la scuola di ballo Free to Dance. Domenica 24 dicembre, sempre in piazza Del Popolo, dalle 16 alle 19, si svolgerà La danza aerea ed esibizioni col fuoco a cura del Teatro Libe di Nicoletta Amaduzzi mentre sarà possibile divertirsi con foto colorate e spiritose ispirate al Natale con numerosissimi accessori vintage sul set di Photobus, disponibile dalle 10 alle 19. Mercoledì 27 dicembre, alle 11.30, alle 15.30 e alle 17.30, in piazza Del Popolo, appuntamento con Billo Circus, il clown Billo di Enrico Astolfi.
SOSTE GRATUITE E BUS NAVETTA DAI PARCHEGGI SCAMBIATORI
Si ricorda che per raggiungere agevolmente il centro storico sono previsti Bus navetta anche domenica 24 dicembre per il centro storico con corse ogni 10 minuti, dalle 9 alle 19.50, dai parcheggi esterni (Pala De Andrè, Piazza Vacchi e CinemaCity) dove si potrà sostare gratuitamente. Dal CinemaCity si potrà raggiungere più comodamente il centro storico(fermata piazza Caduti) al costo di 1€ a persona (andata/ritorno). I biglietti per l'autobus possono essere acquistati tramite le macchinette automatiche nei parcheggi del CinemaCity e del Pala de André.
Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24dicembre le linee urbane e del litorale di Ravenna saranno gratuite. Durante le festività, fino al 5 gennaio 2018, è infine prevista la gratuità dei parcheggi negli stalli blu del centro urbano, a partire dalle 16, ad eccezione del parcheggio di piazza Baracca, gratuito dalle 18.30. Per il programma completo degli appuntamenti del Natalewww.turismo.ra.it.
Il Programma
L'Associazione di Volontariato Protezione Civile Zarlot ringrazia Ravennanotizie.it
Addestramento del cane. Quali sono i comandi basilari? Il Richiamo.
Addestramento del cane. In questo articolo parleremo dei comandi di base (il richiamo) utili alla prima formazione del cucciolo, utilizzando diversi strumenti quali un collare normale o altri tipi speciali e il cibo come ricompensa. Questi sono dunque i metodi più tradizionali, si avvalgono dell'utilizzo di strumenti noti e già ampiamente utilizzati.
La descrizione delle tecniche di formazione in questo articolo riguardano corsi di addestramento che si possono applicare a un cucciolo dall'età di 8 -10 settimane fino ai 6 mesi di età. Dopodiché il cucciolo sarà pronto per una formazione più avanzata, che tratteremo in articoli successivi.
A qualunque età la formazione deve avere una connotazione crescente, è opportuno sempre cominciare dai comandi base e dalla formazione iniziale, una volta completata questa si può passare a quella avanzata. Con i cani anziani occorre avere più pazienza che con i cuccioli, sebbene siano più calmi, meno eccitabili e più ricettivi, la capacità di apprendimento è limitata dalla mancata formazione in età precoce.
Ricordiamo che i metodi di formazione descritti in questo articolo pongono l'accento sull'aspetto più interessante per un cucciolo, ovvero quello del divertimento. Sebbene sia opportuno coinvolgere un cucciolo con aspetti più ludici che lavorativi, ricordate sempre i principi di coerenza e ripetitività che devono essere inflessibili dal primo giorno in cui ospitate il vostro nuovo amico.
Addestramento del cane. Introduzione.
Iniziate con i comandi più semplici, che sono anche i più essenziali e sicuramente i più importanti. Ogni volta che ritenete di aver insegnato un comando a un cucciolo ricordatevi di non riporlo nel dimenticatoio, ma di continuare a ripetere gli stessi esercizi anche quando introducete nuovi comandi.
Non si tratta di passare da una lezione a un'altra, piuttosto di aggiungere sempre nuove lezioni alle precedenti. In questo modo, nelle fasi finali dell'addestramento ogni giorno vi troverete a ripetere quasi tutti i comandi che avete insegnato al vostro cane.
Per quanto un cucciolo possa imparare in fretta, il tempo, unito all'inserimento di nuovi comandi, lo può portare a dimenticare o a confondere quelli già imparati. Cominciamo dunque dal comando più importante in assoluto, quello che consente di essere padroni del proprio cane in qualunque circostanza, ovvero il richiamo.
Addestramento del cane. Attenzione, approvazione e disapprovazione.
Ogni comando passa prima per l’attenzione del nostro cane. LIBERO e NO.
Il comando "LIBERO" è quello che si dovrebbe utilizzare per informare il cucciolo che l'esercizio è finito. Indica che il comando è stato eseguito correttamente e che il cane si è guadagnato il riposo, un bravo, una ricompensa ma soprattutto e molto più importante, la nostra stima e approvazione. "No!" è un comando fondamentale e universale per far capire al nostro cane il nostro disappunto, per fargli capire che quello che sta facendo non va bene e che deve smettere subito. Insieme a “Vieni” e “Fermo” sono i comandi di controllo più importanti da usare e da insegnare correttamente.
Quando tenete il cucciolo al guinzaglio potete associare il vostro "No" a un lievissimo tirotto dello stesso, senza esagerare e rischiare di causargli dolore, quel che basta perché se ne accorga e perché associ il vostro richiamo verbale a quello fisico. Dopo qualche tempo il semplice comando verbale dovrebbe essere efficace e inequivocabile e dovrebbe portare il cucciolo ad interrompere qualsiasi attività.
In seguito al "No" ci sono due possibilità: il cane interrompe la sua attività, e quindi il comando è stato efficace; il cane non interrompe la sua attività, quindi qualcosa nella formazione non ha funzionato.
Nel primo caso il cane va lodato poiché deve associare il "No" all'interruzione di qualsiasi attività.
Nel secondo caso occorre essere maggiormente persuasivi e sempre decisi a vincerla su di lui.
Il tono di voce che accompagna i diversi momenti della formazione deve essere sempre allegro, entusiasta ed incoraggiantetranne che nei momenti in cui si sta disapprovando qualche comportamento, usando il comando "No!". Il comando "No!" può essere seguito da un commento negativo, anch'esso detto con un tono di voce diverso, più grave, ammonitorio, che può essere per esempio "Pessimo". E’ molto importante associare l’emozione giusta in questo momento. Il cane legge le nostre emozioni e vale la pena recitare un po’ a volte per farsi capire facilmente a livello emotivo.
Addestramento del cane. Il Richiamo.
Potete usare la parola che preferite, la cosa importante è che sia inequivocabile, che sia associata preferibilmente a un gesto e che gesto e richiamo siano unicamente associati alla giusta esecuzione del comando, quella di richiamare il cane. In questo articolo il richiamo consigliato è "Vieni", ma è possibile ad esempio utilizzare "Qui", o "Qua", o quello che si preferisce. L'associazione mentale del cane esula da quella semantica degli esseri umani. In questa sede si farà riferimento a questo comando con "Vieni".
Il richiamo deve essere potente, poiché deve indiscutibilmente funzionare anche quando si richiama il cane a sé pur se abbondantemente distratto o coinvolto in altre attività. I segreti per insegnare al cane a obbedire a questo comando in modo potente e affidabile sono descritti di seguito.
Addestramento del cane. Come iniziare.
Preparate dei bocconcini premianti (consultate il veterinario e usate cibo sano, che non possa nuocergli) e portateli con voi. Prendete un guinzaglio a corsa lunga o attaccate un filo lungo al collare del cane. Posizionatelo a distanza sufficiente da dover camminare per arrivare da voi e tenete il guinzaglio dall'altra estremità. Accosciatevi e allargate le braccia come a voler accogliere qualcuno in un abbraccio.
Molti cani reagiscono bene a una postura accosciata, la postura eretta ha qualcosa di intimidatorio che può portare a un minimo di sfiducia. Chiamatelo per nome con allegria, e dategli il comando "Vieni", associando il movimento del braccio che punta verso la terra davanti ai vostri piedi. Dopo il comando attendete un minimo di tempo, se non risponde tiratelo a voi leggermente, associando nuovamente il comando "Vieni" e il gesto prescelto.
Lo scopo del filo lungo attaccato al collare è quello di avere un controllo sul cane che non sia troppo evidente, deve poter lasciare l'illusione di libertà, in quanto lo scopo finale dell'esercizio e della formazione è quello di farsi obbedire quando il cane è libero e magari in preda a numerose distrazioni.
Quando il cane inizia a camminare verso di voi lodatelo con un tono basso e gioioso. Scegliete una parola inequivocabile per le lodi, noi useremo "Bravo", usate quindi "Bravo" associando questa parola al nome del cane, ad esempio: "Bravo! Bravo Jack, Bravo!". Gli anglofoni usano "Good boy", e spesso enfatizzano molto la parola "Good" dicendo "Gooooood boy!!!". In questo modo il cane non può che associare le vostre lodi all'essere arrivato dal proprio padrone.
Non si deve eccedere nelle lodi perché gli eccessi tendono a distrarre il cane da quello che sta facendo.
L'ultimo consiglio sulla lode è quello di usare una voce preferibilmente a una bassa frequenza, unita a un tono felice, di gioia. Quando il cane vi raggiunge dategli qualche piccola pacca nel corpo, un lieve ma deciso "pat-pat" sul sedere. Alla fine dategli la sua ricompensa.
A seconda dei cani, della razza, della tipologia o della personalità, alcuni ricevono più volentieri il cibo, altri preferiscono i giocattoli o le carezze, spetta a voi capire quale cosa gratifichi maggiormente il vostro animale. E' fondamentale rispettare i tempi del vostro cane. Non abbiate fretta!
Nei prossimi articoli parleremo dei comandi, seduto, terra, terra-resta, cerca-trova.
Cucciolo con problemi di regolazione del morso. Vediamo come cercare di risolvere questi problemi.
Quando un cucciolo ha problemi di regolazione del morso ovvero passa troppo tempo a mordicchiare mani, piedi, pantaloni etc, si può agire in diversi modi. Esaminiamone due.
Problemi di regolazione del morso. Prima modo.
La prima cosa da fare è iniziare a correggere il cane ogni qualvolta il suo morso ecceda nella misura, utilizzando comportamenti come il gemito, comandi come "No!" e azioni di raffreddamento e indifferenza nei suoi riguardi. Il cane dovrebbe mostrare evidenti reazioni in questi momenti, dovrebbe infine lasciare la presa.
Problemi di regolazione del morso. Secondo modo.
Un'altra cosa che si potrebbe fare sarebbe quella di inibire il comportamento e sostituire rapidamente le proprie mani con un giocattolo apposito. Necessarie, come sempre, sono le lodi nel momento del rilascio e della concentrazione verso il giocattolo.
Se non ci sono particolari segni di miglioramento la cosa migliore è reagire nello stesso modo in cui reagirebbe uno dei suoi fratelli, emettendo quindi un gemito di dolore e allontanandosi per qualche minuto.
Ricordiamo che i denti da latte di un cucciolo sono come tanti piccoli aghi. Ci vuole del tempo a insegnare a un cucciolo a non rompere tutto ciò che finisce nella sua bocca, insegnargli a non farci male non è che il primo passo di un lungo percorso di formazione.
Problemi di regolazione del morso. Masticare e altri comportamenti distruttivi.
La grande maggioranza dei comportamenti distruttivi sono la conseguenza di sintomi nevrotici, la causa più comune di queste nevrosi sono la noia, la solitudine e la mancanza di attività fisiche e mentali. I cani sono istintivamente molto orientati alla compagnia umana. Sono stati trovati dei reperti fossili che hanno portato i ricercatori a dire che l'uomo iniziò ad addomesticare i lupi tra 15.000 e 100.000 anni fa.
Quasi tutti i cani si presentano tristi senza la compagnia umana, qualche carezza di tanto in tanto, una ciotola di cibo e una passeggiata settimanale è quanto riescono a ottenere dai loro padroni. Altri cani stanno un po' meglio, anche se non mancano le attenzioni quotidiane da parte dei padroni, si trovano il più delle volte a dover passare almeno otto ore al giorno in solitudine.
I cani sono animali sociali, non sono adatti a stare lungo tempo soli o rinchiusi da qualche parte, come la grande maggioranza degli animali, del resto. L'istinto li spinge ad avere bisogno di molto esercizio e di molto lavoro. Queste cose lo portano a soddisfare altri bisogni primari, con la giusta serenità, a esplorare il territorio e conoscere altri cani.
La combinazione di fattori frustranti quali solitudine, noia e disimpiego fisico, o mentale, si traducono molto spesso in eccessivi comportamenti distruttivi, masticatori e non. Quando parliamo del comportamento masticatorio distruttivo intendiamo un eccesso di foga nel distruggere tutto quel che trova, specie nelle ore in cui si trova da solo.
Problemi di regolazione del morso. Come prevenire un comportamento masticatorio distruttivo.
Ecco alcuni esempi pratici utili a prevenire un comportamento masticatorio distruttivo da parte del vostro cane.
La migliore prevenzione di questo comportamento consiste nel soddisfare, in un certo senso stancare, il cane. La combinazione dell'esercizio con la compagnia è in assoluto il miglior comportamento per la prevenzione di qualunque patologia del cane, compresa e soprattutto, quella masticatoria distruttiva.
Occorre passare del tempo assieme al proprio animale domestico, in quantità e di qualità. Portarlo a fare jogging, fare lunghe passeggiate, dedicare momenti quotidiani all'allenamento, tutto ciò che può portare il cane a soddisfare i suoi bisogni, ovvero:
Il bisogno di compagnia. Seguire un capo ( il suo padrone ). La necessità di muoversi e perlustrare il territorio.
Un comportamento coerente e ripetitivo di questo tipo è in grado di arginare un comportamento nevrotico come la masticazione distruttiva.
Certamente bisogna considerare che ci sono cani con diverse esigenze, per cui alcune razze saranno portate ad avere maggiore o minore necessità di esercizio e compagnia.
Una buona regola generale e pratica può essere la seguente; i cani hanno bisogno di almeno mezzora di attività fisica al giorno. Facendo la giusta eccezione per cani feriti, cani anziani o menomati, s'intende. L'energia sfogata patologicamente nella distruzione di ogni cosa viene completamente assorbita in una buona relazione con il padrone, e una buona relazione concerne molto impegno.
Assicuratevi di stancare sempre il cane il più possibile con passeggiate, giochi e formazione. Quando rimarrà a casa da solo sarà molto più facile che ricarichi le pile nella sua cuccia anziché sfogare la sua energia repressa in modo distruttivo per la vostra casa.
Tuttavia, molte persone devono lavorare, e quindi hanno necessità di assentarsi, volenti o nolenti, e un cane deve sapersi adattare a queste situazioni. Non possiamo impedire al cane di avvertire i suoi istinti, ma possiamo insegnare al cane, con coerenza e ripetitività, che la sua attesa sarà sempre ripagata in qualche modo. Ad esempio:
Prima di andare al lavoro fate una passeggiata con il vostro cane, prendetevi almeno una ventina di minuti. Occorrerà sicuramente alzarsi prima ma ne vale certo la pena. Se lavorate in un posto vicino a casa, tornate a casa per la pausa pranzo e portatelo a fare una breve passeggiata, sarà molto importante per lui spezzare una giornata altrimenti interminabile. Quando arrivate a casa la sera non esitate a portare il vostro cane al parco, o ad allenarsi, a fare un'attività appagante e rigenerante.
Il cane non mastica e distrugge le cose solo se si annoia o non sta abbastanza tempo in compagnia, in una certa misura questi comportamenti sono normali. La masticazione è un'attività piacevole praticamente per ogni cane. È interessante notare che un cane che morde e distrugge tutto perché frustrato, per esempio durante l'assenza del padrone, ma non solo, tende a distruggere cose e oggetti che hanno un forte odore del padrone, vestiti, cuscini e altre cose su cui i padroni si appoggiano, lasciando così fortemente impresso il proprio odore.
L'associazione spontanea del cane è quella di combinare un'attività piacevole come quella della masticazione e di avere con sé qualcosa che gli ricordi il proprio padrone.
Problemi di regolazione del morso. Come comportarsi dinanzi a situazioni del genere?
Comprare molti giocattoli adatti alla masticazione, un vasto assortimento che contenga giocattoli analoghi ma differenti tra loro, quali giocattoli in lattice, in gomma dura, in corda, etc. Ruotare questi giocattoli a intervalli di duegiorni, disporre alcuni giocattoli a disponibilità e rendere indisponibili gli altri. Scandire il tempo degli oggetti, così come quello dei pasti, rende le cose più interessanti per il cane. Trascorrere tempo in casa osservando il cane, osservare con attenzione che non sia intenzionato a prendere di mira i vostri oggetti personali. Nel caso lo si veda farlo è opportuno correggere immediatamente il comportamento, utilizzare quindi il comando "No!", confermezza, sostituire l'oggetto personale con uno dei suoi giocattoli e lodarlo nel momento in cui accetta di buon grado la sostituzione. Un ottimo sistema di richiamo molto efficace consiste nel barattolo pieno di monete, emette un suono forte e fastidioso, specialmente per il cane.
Rendere spiacevole la masticazione dei vostri oggetti personali. Nei casi in cui la cosa diventi molto pesante si può ricorrere all'uso di prodotti appositi, sostanze in grado di rendere sgradevole qualsiasi superficie sulla quale venga applicata. Non hanno un effetto nocivo, solamente molto sgradevole al gusto, ogni volta che il cane sente questo sapore molla immediatamente l'oggetto molto disgustato.
Questi prodotti sono venduti sotto forma di crema o spray, vanno dunque spalmati o spruzzati sugli oggetti che non devono finire nella bocca del cane. Lasciare la radio o la televisione accesa, in alcuni casi funziona, dando l'idea al cane di essere in compagnia.
Ovviamente questa non può essere una soluzione individuale, ma combinata ad alle altre tecniche descritte può risultare molto utile.
Cosa invece NON bisogna fare?
Mai sgridare il cane per avere danneggiato un oggetto personale a meno che non lo colga sul fatto. I cani hanno una concezione del tempo molto particolare. È inutile, e anche controproducente, tornare a casa e iniziare a urlare contro il cane perché ha masticato delle cose che appartengono a voi. Prendere del tempo per insegnare al cane un comportamento masticatorio accettabile, per questo è importante riempirsi di giocattoli adatti allo scopo e di rendere inaccessibili i vostri oggetti personali. Ricordate sempre che per i cani masticare è importante quanto respirare, o ricevere lodi dal padrone.
Gruppi e razze canine. Il processo decisionale migliore per la scelta di un cucciolo di cane è senza dubbio quello che parte dalla definizione delle proprie caratteristiche di personalità. I cani vengono generalmente suddivisi per gruppi caratterizzati dalle qualità dei cani che li appartengono, all'interno di ciascuno di questi gruppi ci sono molte razze.
Ognuna di queste razze detiene delle caratteristiche particolari, alcune possono essere vere e proprie peculiarità, altri tratti possono essere comuni a diverse razze.
Gruppi e razze canine. Cani da lavoro.
In questo gruppo rientrano: Rottweiler, Dobermann, Boxer, San Bernardo, Terranova, Pastore Tedesco, Pastore Belga Malinois. Questo genere di cani viene allevato e addestrato a eseguire lavori delicati e importanti come la guardia, la protezione, la ricerca, il soccorso, il riporto, il salvataggio.
Rottweiler
Alcuni esemplari di queste razze divengono degli ottimi agenti di polizia. Sono intelligenti, fisicamente potenti, necessitano di molto lavoro fisico e di molta attenzione da parte dell'uomo, hanno bisogno che l'uomo li impegni fisicamente e mentalmente, solo in questo modo possono essere sereni ed equilibrati.
I cani di questa categoria hanno solitamente tratti comuni tra le diverse razze come l'istinto territoriale, e questo rende la socializzazione precoce essenziale per un buono sviluppo del carattere.
Le razze da lavoro sono comunque di difficile addestramento e riescono tendenzialmente meglio i padroni che hanno già avuto una precedenza esperienza con i cani.
Sono animali domestici esigenti. In buone mani diventano degli esseri meravigliosi, ottimi lavoratori, compagni fedeli e amici affettuosi, sono da sempre stati selezionati per lavorare a stretto contatto con gli esseri umani.
Gruppi e razze canine. Cani "sportivi".
Alcuni esempi di razze di questo gruppo sono: Pointer, Retriever, Weimaraner, Spaniel, Labrador. Anche i cani sportivi sono stati selezionati per lavorare a stretto contatto con gli esseri umani, il che li rende ottimi candidati per la formazione/obbedienza.
La selezione di questa tipologia di cani è stata fatta in ragione del controllo di grandi gruppi di bestiame. Il loro compito è quello di guidare mandrie di altri animali domestici e di proteggerli dai pericoli quali predatori e ladri.
Il lavoro del pastore è un lavoro molto difficile per un cane, molte volte l'esemplare deve essere in grado di prendere decisioni indipendenti e deve saper perciò comprendere istruzioni molto complesse dai loro padroni.
Pastore Tedesco
Pertanto le razze da pastore sono tendenzialmente molto intelligenti. Sono anche cani atletici, resistenti. Hanno bisogno di molte stimolazioni fisiche e mentali per essere soddisfatti ed equilibrati.
Se adeguatamente stimolati divengono fantastici animali da compagnia, tuttavia il loro istinto pastorale rimane talvolta molto forte e non sono poi così rari casi di adattamento difficile ad alcuni membri della famiglia e possono essere pericolosi per altri animali o esseri umani.
Pastore Belga Malinois
Gruppi e razze canine. Cani da caccia.
I cani da caccia hanno un forte istinto di esplorazione, una curiosità quasi patologica per la natura e un fiuto davvero eccezionale. Questo aspetto li rende talvolta ingovernabili o imprevedibili, se non addirittura selvatici.
Con questa tipologia di cani è necessaria una formazione più approfondita prima di permettersi di lasciarli liberi senza guinzaglio, dal momento che potrebbero allontanarsi troppo se stimolati da un ambiente naturale. I cani da caccia di dividono solitamente in due sottogruppi; cani da punta e cani da fiuto.
I cani da punta sono specializzati nella caccia in branco, sono generalmente molto socievoli con gli altri cani. Sono cani tendenzialmente leggeri, magri e veloci. Anch'essi hanno forti istinti di esplorazione e di caccia, richiedono una formazione più approfondita prima che possano essere privati del guinzaglio.
Una volta che partono per via di uno stimolo che hanno trovato interessante diventa difficile recuperarli. Hanno bisogno di una buone dose di esercizio giornaliero e di molta corsa.
Greyhound
Sono cani molto sensibili e rispondono bene alla formazione mite, gentile e costante. Hanno per natura un'indole indipendente e possono rivelarsi riservati o diffidenti con gli estranei. Una socializzazione intensa e precoce può attenuare o arginare questo aspetto.
I cani da fiuto sono caratterizzati dal loro aspetto che li accomuna tutti in una lunghissima canna nasale.
Alcuni esempi sono: Basset Hound, Bloodhound, Foxhound, Coonhound. La selezione di questa tipologia canina ha cercato di massimizzare il potenziale di fiuto di questa specie. Il senso prediletto nella scelta degli abbinamenti è stato pertanto quello dell'olfatto, talvolta a discapito della vista o di altri sensi.
Bloodhound
Minimizzare l'abilità visiva è sempre stata di per sé una tecnica per migliorare quella olfattiva. Guidati da un fiuto molto affinato sono capaci di lasciarsi guidare dai profumi senza volgere lo sguardo ai padroni. Sono cani per cui l'addomesticamento può risultare più difficile, soprattutto per via del fatto che, per generazioni, sono stati abituati a vivere fuori dai contesti familiari, insieme ad altri cani. Sono cani forti, robusti, dotati di una voce molto consistente che esprime tutta la sua potenza negli ululati. Questa caratteristica li rende anche ottimi cani da guardia, la loro voce infatti diventa una sirena pronta a segnalare qualunque potenziale pericolo. A differenza di molti altri tipi di cani non richiedono particolare esercizio fisico, sono tendenzialmente cani docili, dolci e si rivelano con un buon addestramento ottimi animali domestici.
Gruppi e razze canine. Terrier.
Include: Jack Russell, Border Terrier, Cairn, Airedale, Schnauzer Nano, Skye, Bull, e altre razze con la parola Terrier nel nome. Quella dei Terrier è una categoria molto energica. I Terrier sono tipicamente indipendenti e prepotenti e questo rende il loro addestramento una sfida molto interessante. Nonostante gli spigoli che caratterizzano il loro carattere sono generalmente affidabili, allegri, affettuosi e ottimi compagni di giochi.
Border Terrier
Sono cani di provenienza prevalentemente inglese, sono stati selezionati per la caccia e l'uccisione di animali veloci quali volpi, tassi, furetti, faine. Questo li rende tendenzialmente aggressivi con le altre specie animali, oltre che con gli altri cani. Sono cani longevi e hanno pochissime anomalie genetiche.
Gruppi e razze canine. Cani "Toy".
I più noti sono: Yorkshire Terrier, Maltese, Bichon Frise, Toy Poodle, Carlino, Chihuahua, Pomerania. La loro definizione più celebre è quella di cani da compagnia. Nella loro evoluzione sono stati da sempre selezionati al solo scopo di tenere compagnia agli esseri umani. Sono energici, brillanti, simpatici, affettuosi e dotati di grande personalità.
Maltese
Nonostante la loro affinità con l'essere umano questo genere di cani è abbastanza "maleducato" nell'accettazione delle regole domestiche e familiari. Le spiegazioni di questa loro peculiarità sono principalmente due: la prima è la loro testardaggine, il lato oscuro della loro forte personalità, la seconda è nella loro dimensione. Essendo cani molto piccoli hanno organi interni altrettanto piccoli e può essere più difficile per loro controllare la vescica come sanno fare i cani più grandi.
Questi cani non sono peraltro indicati per le famiglie con bambini in quanto sono suscettibili alle angherie involontarie di questi ultimi, essendo piccoli e delicati. La loro delicatezza è qualcosa a cui occorre prestare molta attenzione, possono farsi molto male, ferirsi gravemente o addirittura essere uccisi per via di una caduta, un pestone e altre tipiche disattenzioni domestiche.
Si ringrazia Ruggero, Nicola (Corso Addestramento Cani Vol. 1)
L'adozione nei canili. I canili comunali sono ottimi luoghi nei quali trovare esemplari di cani interessanti.
Partendo dal presupposto che vengono "regalati" al miglior padrone che si offre di adottarli, la cosa più affascinante è l'unicità della storia che caratterizza ognuno di loro. Alcuni si trovano lì perché sono stati abbandonati, maltrattati o semplicemente lasciati in custodia per le ragioni più svariate, ragionevoli e meno (problemi economici, noia, trasferimenti, arrivo di figli, morte del padrone, cambi di casa). Facilmente si va incontro alla conoscenza di esemplari adulti, con il carattere già formato, e specie nel caso di passati maltrattamenti, dinanzi a caratteri particolarmente difficili.
L'avvicinamento
L'avvicinamento a un cane con un carattere formato e nella fattispecie, probabilmente turbato, è molto più difficile rispetto a quello che si ha con un cucciolo. Il cucciolo supera lo svezzamento intorno ai due mesi di età. Fino a quel momento ha passato i suoi primi momenti di vita con la madre e ha avuto con l'uomo soltanto relazioni brevi e con tutta probabilità non traumatiche, molto facilmente si dimostra curioso e gioioso di confrontarsi con l'essere umano e non fa distinzione tra gli individui di questa specie. Il cucciolo è totalmente plasmabile nel carattere e nell'educazione. Al contrario, un cane già "adulto" potrebbe avere sviluppato il timore verso la specie umana e potrebbe riservare un minimo di confidenza soltanto a chi gli permette di sopravvivere, ovvero chi si prende cura di lui, in particolar modo chi gli dà il cibo e gli permette di avere qualche gratificazione.
I maltrattamenti
Maltrattamenti a parte, anche il semplice abbandono ha forti ripercussioni sul carattere di un cane. È un animale che si lega in modo unico all'essere umano e il tempo necessario affinché si formi questo legame è relativamente breve. Una volta che il cane stabilisce questo legame si viene a creare una sorta di imprinting che con facilità lo accompagna per il resto della sua vita. Entrare perciò nelle "grazie" di un cane abbandonato comporta tempo e impegno.
Si stima che servano dalle sei settimane ai quattro mesi di tempo perché il cane possa risolvere il trauma dell'abbandono, sempre che ci siano attorno a lui esseri umani capaci di comportarsi nel modo giusto affinché questo trauma possa essere superato. In alcuni casi questo trauma non si risolve mai completamente. L'attaccamento del cane al padrone è una peculiarità di questa specie animale, il cane è il miglior amico dell'uomo.
Le razze
Ci sono razze con tendenze più selvatiche e altre con tendenze più dipendenti. Il Siberian Husky, ad esempio, è tendenzialmente un cane selvatico. Sono note diverse storie di esemplari di questa razza che si sono allontanati dalle loro abitazioni con l'intenzione di non tornarvi. Per quanto l'indole sia particolarmente affine all'uomo e per quanto l'uomo abbia adottato criteri di selezione che addolcissero il carattere della maggior parte delle razze, non dobbiamo dimenticare che il cane è un animale e, come questi, si adatta molto bene anche alla vita selvatica, soprattutto in branco con altri membri della sua specie.
La sindrome da abbandono
I sintomi della sindrome da abbandono si traducono in ansia, depressione, agitazione, timore e aggressività. A ben vedere i sintomi sono gli stessi di qualsiasi animale, uomo compreso, impaurito. I canili all'altezza spesso sono dotati di un centro di assistenza veterinaria, molti di questi includono nell'adozione anche il servizio di castrazione dell'animale. Si va quindi incontro a un cane che probabilmente non è più cucciolo, ma di cui è comunque nota e documentata buona parte della sua vita veterinaria.
Importante
L'ultimo aspetto interessante nell'adozione di un cane al canile è l'accoglienza di un animale con estremo bisogno di cura, di gioia, di serenità, di stabilità emotiva e ordinaria. Riuscire a scoprire la gratitudine di un animale così emotivamente scosso può rappresentare una ricompensa impagabile. Talvolta guadagnarsi la fiducia di un cane deluso e impaurito comporta sacrifici e rinunce molto consistenti ma, proprio per questo motivo, questa relazione può essere considerata una bellissima sfida. Certo, un cucciolo è molto plastico e malleabile, il nuovo padrone ha tutto il modo di plasmarlo come meglio crede, potendo godere della fiducia dell'animale fin dai primordi, conquistare un cane con una brutta storia alle spalle, però, può risultare ancora meglio. Non esiste una scelta migliore di un'altra, esiste soltanto la scelta migliore per te, per il padrone che sei o che puoi essere.
Muore e lascia ai suoi cani un milione di euro in eredità.
Un milione di euro. Pavia, un 80enne nelle sue ultime volontà si è preoccupato di Piccola e Jack. Soldi anche a due associazioni di tutela degli animali.
PAVIA. “Piccola” e “Jack” sono fortunati: hanno ereditato quasi un milione di euro. Piccola è una meticcia, Jack un cocker. Due cani, quindi. Ma due cani molto speciali, ai quali il proprietario, un ottantenne che viveva in provincia di Pavia, ha voluto un bene immenso.
L’anziano, quando ha sentito che per lui si stava avvicinando la fine, si è rivolto a un legale, l’avvocato Francesca Zambonin, con studio a Binasco. L’uomo non aveva eredi diretti, nè moglie nè figli, ma, soprattutto, aveva un grande desiderio: che i suoi due amici continuassero ad avere un’esistenza confortevole. La legge italiana, tuttavia, non consente di nominare erede testamentario un cane o un gatto. Gli animali domestici vengono considerati beni mobili, privi di personalità giuridica e, di conseguenza, del diritto a vedersi intestare dei beni. La via escogitata dall’avvocato Zambonin è stata quella di una specie di “tutore”.
«Quando il mio cliente ha scritto il proprio testamento – spiega il legale – vi ha espresso la volontà che i cani fossero affidati a un vicino di casa e che l’uomo avesse a disposizione la somma di 20mila euro da destinare esclusivamente alla cura degli animali».
L’ottantenne, che in passato aveva gestito una tintoria e poteva contare su un più che discreto ammontare di risparmi, si è spinto oltre. Ha aggiunto, nel testamento, che desiderava che i suoi averi fossero destinati a due associazioni che si occupano di tutela degli animali e, in particolare, di cani e gatti abbandonati.
L’avvocato, per discrezione, preferisce non rivelare nè il nome dell’anziano, nè quelli delle due associazioni. Quello che si sa è che tra titoli azionari, denaro liquido e l’immobile nel quale aveva vissuto con Piccola e Jack, l’anziano poteva contare su una somma di oltre 890mila euro.
Ma i soldi e i beni non sono andati immediatamente alle due associazioni. Intanto il testamento era olografo, cioè era stato redatto direttamente dall’uomo ma senza la controfirma da parte di un notaio. Quindi è stato necessario attendere che trascorressero determinati termini. Poi le associazioni hanno accettato con quello che si definisce “beneficio d’inventario”. In sostanza, prima di pronunciare il sì definitivo, i rappresentanti delle associazioni hanno verificato che, insieme ai titoli, al denaro e all’immobile, non vi fossero anche debiti o pendenze.
Alla fine tutto è andato come l’ottantenne aveva sognato. Piccola e Jack sono stati adottati dal vicino di casa che ha potuto contare su 20mila euro per garantirne il benessere. Le due associazioni hanno messo in vendita i titoli e l’immobile e avranno i quattrini per aiutare altri 4 zampe.
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